XII Atelier Héloïse
Approcci digitali al patrimonio culturale delle università
Gli oggetti, le collezioni, i luoghi della scienzaProdurre e condividere conoscenza è da sempre lo scopo principale delle università e il libro - per eccellenza - è l’oggetto attraverso il quale la conoscenza è prodotta per essere trasmessa e condivisa. Così, libri e biblioteche sono il principale risultato del lavoro di maestri e scienziati, ma non l’unico. Altri complessi documentari si sono prodotti nel corso dei secoli, frutto delle attività di studio e ricerca svolte nelle università: collezioni di strumenti scientifici, di reperti e opere d’arte, specimina, raccolte di erbari, di minerali, e di altri oggetti e strumenti in uso nei laboratori. D’altro canto, le attività istituzionali si sono riflesse nei complessi documentari che costituiscono oggi importanti archivi per la storia sociale dell’Europa.
È facile rilevare come le università abbiano ampiamente contribuito alla creazione del patrimonio culturale, anche se quest’aspetto è talvolta sottovalutato. Oltre alle collezioni di libri, dispense e manoscritti, agli archivi e alle collezioni d’arte (spesso conservate in biblioteche pubbliche, archivi di Stato e musei), si ricordano gli orti botanici, i musei scientifici, l'osservatorio, gli edifici universitari e gli spazi pubblici che le università hanno contribuito a plasmare e riplasmare come risultato del proprio lavoro. Trattandosi di raccolte così variegate, come possiamo studiare, comprendere e incrementare questa parte così importante del nostro patrimonio culturale? La tecnologia digitale può fornire un importante supporto nel ricostruire le collezioni disperse e può essere utilizzata per evidenziare i legami tra tali collezioni e le reti di docenti, studenti e studiosi che le hanno create e usate. Sono in corso molti progetti incentrati su singole raccolte o individui, oppure su personalità e istituzioni. L'Atelier Héloïse rappresenta la cornice migliore per riunire quanti da anni lavorano su vari elementi del patrimonio culturale delle università e quanti desiderino allargare la propria ricerca incentrata sulle carriere di singoli individui, su attività istituzionali (quali ad esempio i programmi accademici) al fine di riflettere sulle conseguenze della produzione e della conservazione del patrimonio culturale degli atenei. Nel network Héloise gli studi devono essere basati sull’uso delle tecnologie digitali, impiegate sia per analizzare, sia per pubblicare i risultati della ricerca.
Questo XII Atelier Héloïse si svolge presso il palazzo del Rettorato, Sala Blu (via Po 17-via Rossini 7), la Biblioteca Nazionale Universitaria, Auditorium Vivaldi (pza Carlo Alberto 3) e i Musei scientifici (c.so Massimo d’Azeglio 52, aula C) nei giorni 25-26-27 ottobre 2023 (vedi locandina con programma e sunti).
Il convegno è stato organizzato dal Cisui (Centro interuniversitario per la storia delle università italiane), dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e dal Centro di Studi per la Storia dell’Università di Torino, in collaborazione con musei, biblioteche e archivi universitari.