Convegni patrocinati dal Centro
Programma
I Sessione Accademia delle Scienze di Torino Sala dei Mappamondi9.30 Saluti istituzionali
Presiede: Massimo Mori (Accademia delle Scienze e Università di Torino)
9.45 Isidoro Soffietti (Accademia delle Scienze e Università di Torino) Aspetti della biografia di Federico Patetta
10.15 Antonio Padoa Schioppa (Accademia delle Scienze e Università di Milano) Federico Patetta storico del diritto medievale: spunti sulle ricerche
10.45 Gian Franco Gianotti (Accademia delle Scienze e Università di Torino) Federico Patetta, umanista e filologo
- Arnaldo Di Benedetto (Accademia delle Scienze e Università di Torino) Federico Patetta e la Nencia da Barberino
11.15 Pausa
11.30 Marco Buonocore (Biblioteca Apostolica Vaticana) Federico Patetta e il suo ‘lascito’ alla Biblioteca Apostolica Vaticana: bilanci e prospettive
12.00 Gian Savino Pene Vidari (Accademia delle Scienze e Università di Torino) Federico Patetta e la sua biblioteca
12.30 Discussione e chiusura della sessione.
II Sessione Campus Luigi Einaudi Sala Lauree Blu
14.45 Saluti del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e della Presidente del Centro di Studi di Storia dell’Università di Torino
Presiede: Enrico Genta (Università di Torino)
15.00 Elio Tavilla (Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia) Il magistero modenese di Federico Patetta
15.30 Elisa Mongiano (Università di Torino) L’insegnamento a Torino di Federico Patetta
16.00 Valerio Gigliotti (Università di Torino) Patetta storico del diritto penale medievale
16.30 Sergio Vinciguerra (Accademia Ligure di Scienze e Lettere di Genova e Università di Torino) L’eredità di Patetta nel diritto penale odierno: storia e attualità
17.00 Enrico Genta (Università di Torino) Conclusioni
17.15 Visita alla mostra presso la Biblioteca Norberto Bobbio con introduzione di Paola Casana (Università di Torino).
Torino, 19-21 ottobre 2017 Fondazione L. Einaudi, via P. Amedeo 34
Nel 2017 ricorre il centenario della morte di Guido Cora (1851-1917) che ricoprì la cattedra di “Geografia e Statistica” nella Facoltà di Filosofia e Lettere dell’Università di Torino dal 1881 al 1897 e tenne anche per incarico, per alcuni anni, il primo insegnamento libero di Geografia fisica nella Facoltà di Scienze. Guido Cora, che si formò in Germania alla scuola di August Petermann, portò a Torino il “modello tedesco”, al quale dopo il 1870 guarda la geografia europea: fondò un Istituto Geografico dedicato alla produzione cartografica, in cui la Germania eccelleva, e la rivista Cosmos, ispirata alle Geographische Mitteilungen di Petermann, che diverrà rapidamente, insieme con l’Istituto, un centro di raccolta, di elaborazione e di divulgazione di dati e informazioni provenienti dai viaggi di esplorazione geografica in ogni parte del mondo, luogo di incontro di scienziati e viaggiatori ed anche di formazione degli esploratori all’osservazione diretta, all’uso degli strumenti e a tutti gli aspetti del lavoro sul terreno. È l’unico italiano ad essere stato insignito della Victoria Gold Medal della Royal Geographical Society.
La cattedra era stata istituita nel 1857, dopo un interessante dibattito nel parlamento subalpino sulla proposta di nuove cattedre avanzata dal secondo gabinetto Cavour, in specie dal ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Lanza, che colloca l’insegnamento della Geografia tra l’Economia politica e la Storia. Il 2017 segna quindi anche i 150 anni di istituzione della cattedra di Geografia nell’Ateneo torinese e anche del Gabinetto di Geografia, il cui primo nucleo risulta esistente nel 1867/1868.
Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, Novara
Giornata Bonfantini 2017
GIovedì 30 novembre 2017 ore 18
Presentazione del numero della “Rivista di Storia dell’Università di Torino” V, 2016, N. 2 con Clara Allasia, Laura Nay, Paola Trivero e Chiara Tavella. Coordina Massimo Bonfantini.
Dibattiti, Contrasti e Collaborazioni
Torino 4-6 Dicembre 2017
L’incontro intende fornire un quadro per quanto possibile completo dei rapporti che Cesare Lombroso e la scuola positiva di diritto penale svilupparono in più settori (criminologia, psichiatria, letteratura e critica d’arte, scienze storiche e politologiche) con il mondo francese nella seconda metà dell’Ottocento. Seppur note da tempo, queste relazioni non sono ancora state indagate nel loro complesso a causa di una prospettiva parziale che ha caratterizzato a lungo la storiografia su tali argomenti. Poiché nel II Congresso internazionale di Antropologia criminale, che si svolse a Parigi nel 1889, le teorie lombrosiane furono respinte dai maggiori esponenti dell’antropologia francese, gli studiosi si sono concentrati soprattutto sui critici, anziché sui seguaci e sulla circolazione delle idee tra i centri di elaborazione della cultura positivista. Gli studi più recenti hanno invece dimostrato l’esistenza di un’agenda comune e oggi la disponibilità di una parte dei carteggi di Lombroso con alcune figure chiave della cultura francese di quegli anni, come Zola, Maury, Sorel, Le Bon, Richet, Durkheim, Ribot, Tarde, Finot, permette di affrontare in maniera più sistematica il problema, ponendo a confronto ambiti di discussione, temi e punti di contrasto, ma anche influenze reciproche e vere e proprie collaborazioni.
Il progetto è nato dalla collaborazione avviata in questi ultimi anni sulla figura e l’opera di Lombroso tra l’Université de Franche-Comté, l’Université de Rouen e l’Università di Torino, che ha portato a uno scambio di docenti nell’ambito del programma Erasmus e allo svolgimento di un primo convegno (Aux origines de la pensée de la “race” en Italie, 17-18 marzo 2016, Besançon).
Il convegno si svolgerà presso il Palazzo degli Istituti anatomici (Corso Massimo d’Azeglio 52, Torino). Si allega il Programma.